Nota di mercato sui rottami nazionali e internazionali
Il 5 dicembre, Assofermet (associazione nazionale delle imprese e del commercio, della distribuzione e della pre-lavorazione di prodotti siderurgici, dei commercianti in metalli non ferrosi) ha pubblicato una nota di mercato che riassume l'andamento e le dinamiche dell'industria del rottame nell'ultimo periodo.
Rottame ferroso nazionale
Il mese di novembre è stato un mese con alti e bassi, dove nella prima quindicina si sono registrati aumenti dell’ordine di 5/15 euro, mentre nella seconda parte gli aumenti sono in parte rientrati, tornando ai prezzi di inizio ottobre.
Permane e si aggrava la disponibilità di rottami, anche se solo per il momento superiore alla domanda. Il fermo del comparto automotive e anche la crisi dell’industria manifatturiera influenzano negativamente le prospettive per fine anno, con fermate produttive anticipate e particolarmente lunghe.
I prezzi, nel complesso, tengono, sostanzialmente a causa della scarsità della raccolta sul territorio nazionale.
La richiesta di aumenti sul prodotto finito da parte delle acciaierie in parte conferma la preoccupazione da parte della siderurgia nazionale sulla disponibilità di rottame e quindi la difficoltà oggettiva di ridurre i costi dello stesso, con particolare riferimento al rottame di qualità.
Rottame ferroso internazionale/Turchia
Novembre, un mese nel complesso ribassista.
Lungo tutto il mese il prezzo del rottame in Turchia ha registrato una parziale stabilità nella prima parte, per poi continuare con una discesa costante nella seconda parte del mese, attestandosi sul valore minimo di 333 dollari CFR porto turco.
I mercati europei hanno visto un andamento più variabile, facendo registrare, seppur limitatamente, un andamento leggermente più positivo a inizio mese, supportato dall’effetto cambio, per poi assumere una tendenza ribassista nell’ultima parte del mese.
Un andamento simile ha caratterizzato anche i mercati asiatici, con variazioni di prezzo meno marcate, ma con una domanda ancora più fiacca.
Rottame inox
Il mercato dei rottami inox in novembre ha registrato un lieve aumento delle quotazioni, dopo il forte calo osservato a ottobre. Nonostante questo segnale positivo, il mercato nazionale rimane in una fase di incertezza, con la domanda ancora debole e con acquisti cauti da parte delle acciaierie, che in molti casi hanno dovuto ricorrere a fermi produttivi e cassa integrazione.
A differenza del mercato domestico, l’interesse da parte degli acquirenti internazionali si è mantenuto più sostenuto. La domanda estera, in particolare da Paesi europei, ha contribuito a sostenere le quotazioni e a favorire l’esportazione di rottame.
Per quanto riguarda gli acciai rapidi, la domanda da parte del consumatore finale è rimasta nel complesso buona, con quotazioni che hanno pertanto subito flessioni meno marcate rispetto al settore inox.
Scarso interesse registrato, invece, per le leghe e superleghe, dovuto a cali di produzione con conseguente indebolimento delle quotazioni.
L’aumento delle quotazioni in novembre non rappresenta tuttavia un effettivo miglioramento del mercato, in quanto la situazione dei rottami inox rimane delicata. L'andamento del mercato internazionale e il relativo export sono stati gli unici elementi positivi che hanno evitato un pericoloso crollo delle quotazioni. Il mantenimento dell'interesse internazionale sarà cruciale per determinare l'evoluzione del settore nei prossimi mesi.
Ghisa di affinazione
Novembre ha riconfermato il sostanziale disinteresse all’acquisto di ghisa da parte delle acciaierie e anche delle fonderie. Stesso scenario per quanto riguarda l’HBI, che continua a non incontrare interesse da parte delle acciaierie.
A livello internazionale, i prezzi della ghisa russa continuano a scendere, senza tuttavia provocare un maggiore interesse da parte dei compratori.
In Turchia, i prezzi della ghisa e del rottame hanno subito una discesa lenta ma costante, raggiungendo un livello di 335/345 $/mt CFR, in base alla qualità offerta.
Si è registrato lo stesso trend di discesa sul mercato indiano, dove i prezzi hanno raggiunto il livello di 350 $/mt CFR. Prezzi più elevati si sono registrati in Corea per la ghisa di alta qualità, nell’ordine di 405/415 $/mt CFR.
Scenario sostanzialmente invariato sul mercato statunitense, dove il livello di prezzo della ghisa ad alto P si è attestato a 460/470 $/mt CFR.
Ghisa ematite
Il mese di novembre ha segnato una sostanziale frenata di tutto il mondo fonderia, con produzioni insufficienti e un portafoglio ordini scarno. La situazione è stata anche segnalata direttamente in più interviste dal Presidente di Assofond Fabio Zanardi che ha confermato come numeri così bassi portino alla memoria purtroppo un parallelo efficace solo con il 2009, seppur in condizioni di mercato molto differenti.
I rallentamenti sul fronte degli acquisti sono un comune denominatore e segnano una mancanza di domanda in tutti i settori, dall’automotive alla meccanica, dall’agricoltura all’oleodinamica. Si coprono le quote necessarie per le produzioni just in time, ma si posticipano gli approvvigionamenti di ghisa sul medio periodo per mancanza di visibilità, mantenendo stock bassi e finanziariamente meno impegnativi. Sul fronte logistico permangono difficoltà strutturali alle quali andranno ad aggiungersi gli effetti del meteo stagionale.
Si segnala buona disponibilità di materiale per la ghisa ematite.
Ghisa sferoidale
Il mese di novembre ha registrato una frenata degli ordini di getti, inducendo a temporanee riduzioni dell’attività in un numero crescente di fonderie. La limitata visibilità sui prossimi mesi è forse l’elemento più preoccupante. Di conseguenza, si è registrato uno scarso interesse agli acquisti di materie prime ed una disponibilità di ghisa in pani nel complesso sufficiente, con prezzi sostanzialmente stabili, ma che sono destinati a crescere a causa del rafforzamento del dollaro e del prospettarsi dell’esaurimento della quota di ghisa russa sdoganabile nel 2025.
Ferroleghe
Continua la debolezza delle ferroleghe al Mn, leggero rialzo del FeSi.
Permane una domanda nel complesso molto debole.
Immagine: Tony Hisgett, Birmingham, UK, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons