Nota di mercato sul rottame nazionale e internazionale
Il 7 novembre, Assofermet (associazione nazionale delle imprese e del commercio, della distribuzione e della pre-lavorazione di prodotti siderurgici, dei commercianti in metalli non ferrosi) ha pubblicato una nota di mercato che riassume l'andamento e le dinamiche dell'industria del rottame nell'ultimo periodo.
Rottame ferroso nazionale
Ottobre: mercato nel complesso stabile e domanda scarsa.
La richiesta da parte delle acciaierie si è manifestata in modo differente fra regione e regione in funzione delle produzioni, altrettanto diverse tra le varie acciaierie. Le quotazioni sono rimaste nel complesso stabili, in quanto la domanda e l’offerta si sono trovate in linea. La disponibilità di rottame ha registrato un importante calo: va detto, tuttavia, che considerati i fabbisogni delle acciaierie nel complesso medio-bassi, la quantità di rottame offerta si è dimostrata più che sufficiente.
Si aggiunge a tale proposito che il negativo sentiment generale ha comunque spinto molti commercianti a vendere oppure a tentare comunque di acquisire un contratto in essere: pertanto, l’offerta di rottame è risultata alta. Negli ultimi giorni dello scorso mese e nei primi di novembre, il vento sembra però aver cambiato direzione e il sentiment per il mese in corso appare radicalmente cambiato, ovvero, la discesa delle quotazioni appare finita. Sul mercato si segnalano alcuni comportamenti, come una verticalizzazione sempre più marcata, il controllo assoluto degli scarichi e, da ultimo, il fenomeno secondo il quale alcune acciaierie hanno richiesto l’acquisto del rottame, mantenendone, però, lo stoccaggio presso i rispettivi fornitori (impianti di recupero e riciclo), pretendendo la consegna nel mese successivo alla data del contratto di acquisto.
La preoccupazione generale è soprattutto sulla disponibilità di rottame qualora la domanda dei produttori dovesse crescere. Pertanto si guarda con molta attenzione alle riprese delle produzioni di acciaio.
Rottame ferroso internazionale/Turchia
Il mercato del rottame in Turchia ha visto una graduale riduzione dei prezzi nella prima metà del mese di ottobre, sostanzialmente dettata dalla scarsa domanda di acciaio, per poi subire un rialzo al crescere delle tensioni geopolitiche internazionali e fermarsi nuovamente negli ultimissimi giorni dello scorso mese. L’oscillazione è stata di circa 15/20 USD.
I mercati asiatici, con particolare riferimento all’India, hanno seguito lo stesso andamento con un movimento ancora più marcato a partire dalla terza settimana, tale da determinare un assottigliamento del differenziale rispetto al prezzo turco di riferimento. Per quanto riguarda i mercati europei si è registrata una maggiore stabilità delle quotazioni, in quanto i volumi di scambio contenuti hanno anche portato, in qualche caso, ad una leggera riduzione dei prezzi.
Rottame inox
Il mese di Ottobre ha registrato una buona domanda di rottame inox con quotazioni in leggera crescita anche a fronte della difficoltà di reperimento di rottami. Nell'ultima settimana del mese lo scenario è cambiato, con quotazioni in diminuzione a fronte delle prospettive negative per novembre. Diminuzioni importanti si sono verificate per i materiali contenenti Molibdeno, conseguentemente alla repentina correzione al ribasso della sua valorizzazione. Sul fronte extraeuropeo il mercato asiatico è rimasto leggermente più basso rispetto a quello europeo, grazie ad una buona disponibilità di materiale. Fattore determinante nella chiusura di contratti, è stato l'andamento del cambio €/USD. Discreta la domanda sugli acciai rapidi, con quotazioni in calo, mentre gli acciai legati e super legati hanno registrato un forte interesse nelle prime settimane del mese, per poi registrare una diminuzione sul finire del mese.
Ghisa di affinazione
Nel mese di Ottobre i prezzi sono sostanzialmente rimasti invariati a fronte di una domanda contenuta. Il sentiment di questo inizio novembre fa sperare in una ripresa della domanda e di conseguenza un rialzo anche leggero dei prezzi. La disponibilità nei porti rimane molto buona. A livello internazionale si è registrato un leggero aumento (+ 10 USD/mt) per quanto riguarda il mercato turco, mentre sui mercati asiatici si è registrata una leggera discesa (- 10/15 USD/mt). Permane la notevole differenza di prezzo tra il mercato europeo e quello statunitense, sostanzialmente coperto dalla ghisa di provenienza brasiliana.
Ghisa ematite
Il mese di ottobre è stato all’insegna della stabilità, con prezzi che hanno segnato solo qualche correzione, ma che non si sono di fatto spostati dai livelli già raggiunti. Gli acquisti effettuati nel mese di ottobre hanno dato conferma alla tendenza di un rallentamento in atto nel settore della fonderia, senza però segnare uno stop del mercato, che ha mantenuto una domanda debole, ma regolare, per la copertura del fabbisogno produttivo di breve periodo. Rimane ampia l’offerta di materiale sul fronte della ghisa ematite, con una stabile situazione di disponibilità per pani di ghisa di origine russa a prezzi particolarmente attrattivi. Resta, tuttavia, ancora attendista la posizione delle fonderie di ghisa che hanno un portafoglio ordini piuttosto scarso, anche in virtù dei posticipi richiesti dai clienti sulle commesse.
Ghisa sferoidale
La discesa dei prezzi che ha caratterizzato gli ultimi mesi pare aver toccato il fondo in ottobre: le correzioni al ribasso nelle ultime due/tre settimane sono state minime o nulle. Il mercato ha continuato a registrare uno squilibrio tra l’offerta di quantitativi rilevanti, mentre la domanda ha registrato una flessione in quanto sempre più fonderie denunciano cali di lavoro e, di conseguenza, posticipano gli acquisti. Permane l’ampia disponibilità di ghisa russa, così come la flessibilità delle quotazioni in funzione delle richieste, mentre i produttori di altre origini, vincolati ad un minerale di ferro in forte aumento così come a costi energetici e logistici, hanno grosse difficoltà a competere con le quotazioni russe.
Ferroleghe
Il mese di Ottobre ha visto un mercato per le ferroleghe di massa altalenante con “saliscendi”. In finale, la discesa è stata comunque inferiore rispetto agli aumenti registrati nel mese di settembre. La domanda è stata contenuta a causa dei rallentamenti/riduzioni di produzione in tutta Europa, mentre molte acciaierie hanno già richiesto quotazioni e quantitativi per il Q1 2024 e in alcuni casi anche per il I semestre/anno 2024.