I mollifici ai tempi del COVID-19
In una cornice economica, sociale ed industriale così delicata, che tocca da vicino anche alcune delle eccellenze produttive italiane, abbiamo chiesto un parere ed un punto di vista a Francesco Silvestri, Presidente di ANCCEM, Associazione nazionale dei costruttori di molle. Durante l'ultima grossa crisi, quella del 2008-2009, il comparto dei mollifici italiani ha dimostrato, anche rispetto ai settori limitrofi, ottime performance ed una capacità di adattamento che gli ha permesso di superare momenti molto difficili.
Siamo di fronte ad una crisi paragonabile per dimensioni a quella del 2008-2009?
Difficile dirlo, è prematuro stimare l'entità di quello che sta succedendo. Certamente tutti noi, mollifici inclusi, stiamo sperimentando difficoltà notevoli. In passato la nostra branca ha saputo fronteggiare situazioni molto critiche e fare dei problemi un'opportunità. Mi auguro che questo accada anche stavolta.
Anche per il vostro settore, questa calamità arriva in una congiuntura non del tutto favorevole.
Sì, usciamo da un calo riguardante in particolare la seconda parte dello scorso anno, dovuto soprattutto alla crisi del settore automotive.
I produttori di molle come stanno vivendo questa fase?
C'è un mix strano tra contrazione, dovuta ad un rallentamento generale dell'economia, ed incremento, causato dalla frenesia di alcuni clienti esteri che sono partiti con una specie di corsa all'approvvigionamento, nel timore che la situazione in Italia precipiti. In realtà non si tratta di un vero aumento del nostro lavoro, ma di un anticipo sul futuro.
A livello di associazione, come commenta la scelta di rinviare la fiera wire di Düsseldorf, originariamente in programma per la fine di marzo?
La decisione che è stata presa è stata la più corretta, ed è stata comunicata nei tempi giusti, in modo da permettere a tutti di riorganizzarsi. Avevamo già sollevato il problema con la nostra associazione europea ESF (European Spring Federation) prima che l'allarme si diffondesse in tutto il continente, provando ad organizzare una presa di posizione comune. Al precipitare degli eventi, fortunatamente gli organizzatori hanno reso noto il rinvio, anticipando la presentazione delle nostre istanze.
L'ANCCEM come si sta muovendo per i suoi eventi e corsi che regolarmente organizza?
Abbiamo deciso di sospendere tutti gli appuntamenti previsti, anche a livello europeo. Manteniamo, almeno per il momento, solo il nostro convegno di metà maggio; valuteremo poi il da farsi a seconda dei prossimi sviluppi.
Cosa si sente di dire agli imprenditori del settore?
Ognuno nel proprio comparto vive le problematiche di una situazione imprevista ed imprevedibile, e credo sia ora di mettere da parte istanze particolari, tirando fuori il meglio di noi per affrontare un'emergenza che in primis è sociale. Ciascuno ha le sue idee e le sue ricette, ma questo non è sicuramente il momento di fare polemiche o avanzare pretese.