Automazione industriale, tiriamo le somme con R. Altieri, SEI Sistemi
La sua è un'azienda che da quasi tre decenni si occupa di progettare e realizzare sistemi di automazione industriale. Ho chiesto di fare un bilancio dell'anno che si è appena concluso a Roberto Altieri, CEO di SEI SISTEMI: interessante scoprire che effetti la pandemia ha avuto su questo tipo di business, che risente dell'andamento economico generale, della vendita di macchine e impianti, e che necessita più di altri di eseguire interventi live, mantenendo una continuità nel servizio e nell'assistenza.
Sig. Altieri, cominciamo facendo un punto sul 2020. Questo Covid quanto vi ha fatto male?
Come fatturato siamo a -10% rispetto all'anno precedente, mentre a livello di margini siamo rimasti grossomodo in linea con il 2019.
Complimenti! Come avete fatto?
Attuando diverse misure: abbiamo instaurato un servizio telematico per le messe in servizio in remoto via web. Ma siamo riusciti comunque a fare avviamenti in India, o in Russia, per dire, adottando le dovute quarantene e regole precauzionali, che, ci tengo a dire, ho sempre preteso fossero rispettate da tutti. Ci siamo salvati facendo squadra: abbiamo una filiale in Cina, a Shanghai, grazie alla quale siamo riusciti a svolgere molti lavori sul posto, accontentando clienti italiani e non.
Lavorate tanto all'estero?
Il 90% della nostra attività si svolge fuori dal nostro Paese: forniamo sistemi di automazione, regolazione e controllo a costruttori italiani che installano linee all'estero.
Costruttori di quali settori?
Dalla carta alla metallurgia, dall'industria della gomma e della plastica alla produzione di filo metallico.
Lei che ha una visione così ampia, c'è una branca industriale che ha tenuto meglio di altre, o che ha funzionato meglio per voi?
La siderurgia sta vivendo un periodo di flessione. Abbiamo ripiegato sull'industria della carta, che quest'anno si è votata al settore non-woven, quello dei tessuti non tessuti utilizzati nella realizzazione di mascherine.
Può citare qualche innovazione particolarmente interessante, qualcosa su cui avete lavorato di recente?
Gliene posso citare due: abbiamo lavorato su soluzioni di automazione per sistemi spira spira su filo e piattina; in più su un prodotto nostro per forni di ricottura per rame fino 8000 ampere, realizzato con IGBT (NdR: transistor bipolari a gate isolati), che permette di avere Cosφ di 0,98.
Insomma, vi siete dati da fare.
Assolutamente sì. In primis, abbiamo dato una grossa spinta a tutti i sistemi di tipo telematico. Abbiamo anche dato vita ad un nostro software di Industria 4.0 destinato alla gestione delle linee e finalizzato ad una gestione ottimale della manutenzione preventiva, all'analisi del rendimento, eccetera. Tra le altre cose, abbiamo allestito un reparto dedicato alla realizzazione di una Formula 3 tutta elettrica.
Un'auto elettrica?
Sì, con motore a piattina dal rendimento superelevato. Abbiamo realizzato un nostro inverter, e ora stiamo omologando l'auto, che sarà presentata nei primi mesi dell'anno. È un settore in crescita, per noi molto promettente.
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