CPS Packaging Solutions - CHIMAR
Imballaggi e stoccaggio
ITItalia

CPS Packaging Solutions - Branopac: la carta anticorrosiva VCI

CPS Packaging Solutions -  Branopac: la carta anticorrosiva VCI

CPS Packaging Solutions: la carta anticorrosiva VCI.

Tra i vari materiali utilizzati come supporto per la sostanza chimica VCI (Volatile Corrosion Inhibitor), la carta e’ certamente quello piu’ “tradizionale” e comunemente utilizzato.
Il processo produttivo della carta VCI prevede l’utilizzo di carta pura “Kraft”, che viene spalmata, e dunque impregnata, di sostanza chimica anticorrosiva. Il prodotto finito quindi e’ classificabile sia sotto il profilo “cartotecnico”, cioe’ la qualita’ e le caratteristiche della carta utilizzata come supporto, sia sotto quello “chimico”, cioe’ la qualita’ e le caratteristiche della formulazione chimica anticorrosiva. L’aspetto CARTOTECNICO

Sotto questo aspetto e’ opportuno rimarcare come la qualita’ della carta di supporto abbia grande rilevanza ai fini della valutazione della qualita’ del prodotto finito; una carta che “sfarina”, o che si imbarca, o che risulta troppo leggera al tatto o al contrario difficile da modellare intorno al manufatto che deve essere protetto dalla corrosione, spesso non viene giudicata positivamente dagli utilizzatori.

La carta VCI e’ reperibile sul mercato in vari formati; in bobine di diversi pesi e altezze, in fogli tagliati a misura, in busta piana (la carta e’ in alcuni casi anche termosaldabile); la carta VCI e’ anche reperibile sotto varie forme; liscia, politenata, crespata e crespo-politenata.
Per carta liscia si intende la carta cosi’ come la conosciamo tutti allo stato normale; in questo caso, la sostanza chimica VCI viene spalmata su un lato solo ma, a causa della penetrabilita’ della carta, si trasferisce anche sull’altro. La carta VCI liscia viene anche chiamata bifacciale poiche’ l’effetto anticorrosivo e’ presente su entrambi i lati del foglio.

Per carta politenata si intende la carta accoppiata su un solo lato con uno strato di polietilene; lo scopo di questa carta e’ quello di avere su un lato l’azione anticorrosiva, sull’altro una barriera di polietilene (che fornisce maggior resistenza, impermeabilita’, ecc.). La carta VCI politenata viene anche chiamata monofacciale poiche’ l’effetto anticorrosivo e’ presente su uno solo dei lati del foglio (sull’altro e’ impedito dal polietilene).
Per carta crespata si intende.. la carta crespata! L’utilizzo e’ quello che si puo' facilmente immaginare; al contrario della carta liscia si puo’ estendere, tirare, modellare, facilta l’imballo di particolari con forme irregolari e fornisce maggior resistenza (normalmente il peso di questa tipologia di carta supera i 100 g/m2).
Per carta crespo-politenata si intende una carta che unisce le virtu’ della carta crespata alla protezione fornita dallo strato di polietilene.
A patto di essere ben consigliati dal tecnico VCI di fiducia, e’ possibile individuare le risposte piu’ opportune a tutte le possibili problematiche di imballo anticorrosivo. Gli utilizzatori di VCI sanno che la scelta del prodotto piu’ opportuno puo’ portare a grandi risparmi in sede di realizzazione dell’imballo e a migliori prestazioni anticorrosive.

Come spesso accade pero’ il mercato tende ad utilizzare un numero limitato di articoli; sul mercato europeo si e’ assistito all’affermazione delle seguenti tipologie di prodotto;

1) Carta bifacciale leggera (50 / 60 g/m2)
2) Carta bifacciale pesante (70 / 80 g/m2)
3) Carta politenata (90 g/m2)

soprattutto nei formati bobina H cm 100/150, o foglio tagliato a misura.
La carta piu’ leggera garantisce, a parita’ di peso, un maggior numero di metri quadri disponibili per l’imballo; per contro essa e’ piu’ fragile, ed ovviamente contiene una quantita’ di sostanza anticorrosiva inferiore.
La carta piu’ pesante garantisce una maggior resistenza e, a parita’ di dimensioni, una quantita’ di sostanza VCI superiore.

L’aspetto CHIMICO

Se il supporto del prodotto VCI (carta, palstica, cellulosa) ne costituisce la “carrozzeria”, la formulazione chimica ne costituisce certamente il “motore”; in funzione della formulazione chimica le prestazioni anticorrosive possono essere anche molto diverse da prodotto a prodotto. Ed e’ proprio per questo che le varie formulazioni, proprio come i motori delle auto da corsa, restano un segreto del produttore.
La prima regola e’ che non esiste una formulazione che sia adatta indifferentemente a tutti i tipi di metalli; normalmente esistono due tipi di formulazioni, che distinguono i metalli ferrosi dai non ferrosi (cosidetta formulazione universale).
Tra i metalli ferrosi includiamo acciaio, ferro e ghisa; tra i non ferrosi (universale) includiamo zinco, cromo, rame, ottone, bronzo, alluminio puro e stagno.
Un aspetto molto importante al fine di valutare le prestazioni chimiche della carta anticorrosiva e’ la portata dell’azione; solo le migliori carte in commercio garantiscono la protezione anticorrosiva anche a distanza, e non solo a contatto con il pezzo da proteggere.
Un argomento di cui si e’ molto trattato recentemente e’ quello dei nitriti; i nitriti sono sostanze naturali dall’alto potere anticorrosivo, e che vengono spesso utilizzate nelle formulazioni VCI.
I nitriti sono sali naturalmente presenti negli alimenti di origine animale, vegetale e nell’acqua.
Essendo un antiossidante naturale, i nitriti sono particolarmente adatti all’utilizzo nel settore alimentare, con lo scopo di mantenere il colore rosso della carne, favorire lo sviluppo dell’aroma e svolgere piu’ in generale una funzione antisettica e antimicrobica.
Nel settore dei prodotti per l’imballaggio anticorrosivo, i nitriti vengono utilizzati allo scopo di amplificare le caratteristiche protettive dall’ossidazione dei metalli, specialmente di quelli piu’ delicati (ad esempio la ghisa).
Il dibattito che si e’ sviluppato sui nitriti nel corso degli ultimi anni - con particolare riferimento al loro consumo all’interno degli alimenti - riguarda la loro potenziale pericolosita’; infatti, in ambiente acido (soprattutto nello stomaco), i nitriti danno origine alle nitrosammine, composti dimostratisi cancerogeni.

Passando agli anticorrosivi, la piu’ autorevole normativa europea che tratti della presenza di nitriti e’ quella tedesca denominata TRGS 615; questa normativa prevede che nelle sostanza anticorrosive non devono essere impiegati prodotti chimici che possono essere dannosi per la salute delle persone.
Tutti i prodotti VCI di CPS Packaging Solutions rispettano le raccomandazioni contenute nel TRGS 615; in particolare, insieme a BRANOpac GMBH, e’ stata sviluppata una linea di prodotti anticorrosivi totalmente priva di nitriti.

La gamma prodotto di CPS Packaging Solutions

CPS Packaging Solutions e’ partner per l’Italia di BRANOpac GMBH, azienda tedesca leader nel settore dell’imballaggio anticorrosivo in Europa. Sulla base di questo rapporto CPS e’ in grado di offrire ai propri clienti prodotti di assoluta qualita’, un laboratorio all’avanguardia, e la capacita’ di ricercare e sviluppare soluzioni innovative. Parlando di carta VCI la gamma di CPS e’ cosi’ articolata: BASIC PREMIUM Metalli ferrosi Ferrogard BRANOrost R Metalli NON ferrosi Multiguard BRANOrost U SENZA nitriti Ferrogard M BRANOrost M

undefined
mercoledì 6 aprile 2011