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Da SAMP un progetto per la produzione di fili di acciaio estrusi a minore impatto ambientale

Da SAMP un progetto per la produzione di fili di acciaio estrusi a minore impatto ambientale

È stato un kick off meeting all’insegna dell’entusiasmo quello di LIFE-Inno.Pro.Wire – progetto pilota interamente Made in Italy nato dalla partnership tra SAMP, Officine Maccaferri e RadiciGroup e finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+ - che si è svolto mercoledì, 29 Ottobre 2014 presso la sede di Officine Maccaferri a Zola Predosa (Bologna).

Il kick off meeting ha visto intervenire tra i relatori Ruggero Targhetta, Amministratore Unico di EURIS - European Reasearches Investmentes Services - e Stefania Biasuzzi, Project Manager; Francesco Ferraiolo, Direttore Tecnico Corporate di Officine Maccaferri e Claudio Colibri, R&D Corporate Manager di Officine Maccaferri; Cesare Clausi ed Erico Spini, rispettivamente Business Manager Europe e Marketing & Application Development Director dell’area materie plastiche di RadiciGroup; e Roberto Bazzani, VP Sales and Marketing di SAMP.
Obiettivo di LIFE-Inno.Pro.Wire è l’elaborazione di un processo innovativo e di minore impatto sull’ambiente per la produzione di fili di acciaio estrusi utilizzati per la realizzazione di strutture protettive e di contenimento in rete metallica. L’aspetto di innovazione sostenibile di questo progetto è legato all’utilizzo di poliammide 6 (tecnopolimeri su base PA6) come valida alternativa al PVC per il rivestimento di tali fili di acciaio. In aggiunta alla tradizionale PA6 si sperimenterà inoltre l’utilizzo di tecnopolimeri su base PA6.10, realizzati mediante l’utilizzo di un polimero bio prodotto a partire da acido sebacico (in una percentuale pari al 64%).


«I benefici che ci attendiamo da questo nostro progetto» - ha sottolineato l’R&D Corporate Manager di Officine Maccaferri Claudio Colibri durante la sua relazione - «sono molteplici. Dallo sviluppo di una metodologia replicabile per la produzione eco-sostenibile dei fili d’acciaio rivestiti in materiale polimerico, compresi nuovi materiali e nuovi processi, all’implementazione di una linea “demo” di produzione per dimostrare il risparmio di materiale ed energia, documentando il rendimento del processo e le prestazioni del prodotto. Ma non solo. Ci aspettiamo di contribuire all’applicazione della metodologia sperimentale PEF per la valutazione ambientale di processi e di prodotti, sviluppare contributi per la diffusione della tecnologia e per l’uso della variabile ambientale negli appalti pubblici per costruzione e manutenzione di strade e non da ultimo, aumentare con un’efficace strategia di comunicazione, la consapevolezza dei vantaggi derivanti dall’adozione di percorsi di sostenibilità ambientale della produzione industriale.»

Ad illustrare le specificità tecniche dell’apporto dato da RadiciGroup al progetto Life-Inno.Pro.Wire è stato il Marketing&Application Development Director dell’area Plastics di RadiciGroup Erico Spini: «L’utilizzo della poliammide per il rivestimento di fili d’acciaio estrusi rappresenta un’alternativa a minor impatto ambientale. Le eccellenti caratteristiche tecniche di questo materiale ci hanno consentito di porci, nell’ambito della sfida LIFE-Inno.Pro.Wire, obiettivi come per esempio una riduzione pari al 20% dello spessore della copertura del filo e un incremento del 30-50% della durata di vita del manufatto finale, il gabbione metallico. Tra i vantaggi dati dall’utilizzo della poliammide ci sono la riduzione del peso del filo a parità di spessore della copertura, meno 20%, e una migliore resistenza ai danneggiamenti meccanici durante l’installazione e l’uso dei gabbioni.» 

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mercoledì 12 novembre 2014
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