A tu per tu con Gaia Frigerio, CEO di Froma: dal mercato tedesco a quello cinese
Nella foto, Gaia Frigerio (CEO Froma) con Enrico Vavassori (Presidente API Lecco Sondrio) presso lo stand aziendale alla wire Düsseldorf 2024.
Il 2024 si sta rivelando un anno intenso e pieno di eventi per Froma, produttore lecchese di macchine piegatrici e saldatrici per l’industria del filo. Abbiamo chiesto a Gaia Frigerio, CEO, di condividere con i lettori di Expometals.net le proprie riflessioni in merito a questo periodo movimentato, a partire dalla famigerata fiera wire di Düsseldorf.
Qual è la sua opinione sull'attuale situazione del mercato europeo alla luce dei recenti sconvolgimenti geopolitici?
Il mercato tedesco rimane il driver dei principali investimenti, nonostante la forte contrazione di mercato che stanno vivendo, la delocalizzazione sempre più spinta delle produzioni e, in generale, la recessione economica in atto e che ha già portato a indicare il 2024 come l’anno nero per la Germania. I nostri clienti lavorano in buona percentuale con Bosch, al momento ancora leader di mercato del bianco (o quanto meno, storicamente l’azienda di riferimento tra i produttori di elettrodomestici in fatto di lancio di nuove piattaforme e nuove tecnologie), sebbene di fatto abbia perso quote di mercato a causa dell’agguerrita concorrenza turca e cinese nel mercato europeo.
Gli ultimi anni sono stati molto complessi a causa del post-pandemia, la crisi economica globale e le guerre in atto, tutti temi che hanno creato molta insicurezza nell’intraprendere nuovi investimenti da parte dei big del settore. Tuttavia, sembrerebbe che le cose si stiano pian piano incanalando nel verso giusto, almeno per noi, in fatto di investimenti nel medio termine. Un segnale sicuramente di un cauto ottimismo, non localizzato nel breve termine. Se questa visione sia basata su analisi strategiche ad ampio spettro, oppure una forzatura per sopperire ai problemi interni che anche queste aziende stanno affrontando a causa dell’attuale contrazione di mercato, questo non sono in grado di dirlo. Diciamo che una dose di ottimismo non fa male nella situazione che stiamo vivendo dal 2020 a oggi.
La fiera Wire Düsseldorf si è appena conclusa: qual è il vostro bilancio? Quali saranno i prossimi passi che Froma affronterà?
Possiamo dirci soddisfatti della fiera, è stata sicuramente un’edizione di rilancio rispetto alla precedente del 2022. Credo che sia stato un evento caratterizzato da un buon giro di visitatori ed espositori di qualità (tutti incontri mirati, senza perdite di tempo). Nonostante le notizie continue di recessione, c’è stato un buon interesse su possibili investimenti nel medio termine da parte dei produttori. Conclusa la fiera tedesca, ci prepariamo per la wire China a Shanghai di settembre insieme alla collettiva della ICE.
Quali aspettative avete in merito alla Wire China? Come vi state preparando per l’occasione?
Sicuramente ci prepareremo con una rinnovata comunicazione, stiamo attualmente rivedendo tutti i materiali da mostrare e lavorando a un nuovo sito internet. Abbiamo fatto il nostro ingresso in questo mercato nel 2018/2019 fornendo dei nuovi impianti per una delle maggiori aziende cinesi del settore del bianco, ma abbiamo poi dovuto concentrarci su altri fronti a causa del covid. Partecipare quest’anno alla wire china è per noi un modo per riprendere i contatti esistenti e, in generale, per avere un’idea di com’è questo mercato oggi, valutare la domanda e approfondire qualche possibile contatto. Allo stand ci sarò io, insieme alla collettiva organizzata dalla ICE.
Volete saperne di più sul professionista lecchese di impianti di saldatura, piegatura e stampaggio per l’industria del bianco? Vi invitiamo a contattare Froma tramite i riferimenti presenti sullo stand online.
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