Punzonatrici da coil o presse e punzonatrici da foglio? La spiegazione di Dallan
Dallan, esperto di profilatrici di precisione e impianti per la lavorazione di prodotti in lamiera, ha recentemente pubblicato un interessante articolo sulle differenze tra le punzonatrici da coil e le presse e punzonatrici da foglio.
Andrea Dallan, CEO dell’azienda, ci spiega come esista un continuum che va da massima produttività e minima flessibilità da un lato a massima flessibilità e minima produttività dall’altro.
All’estremo in cui si colloca la massima produttività troviamo il sistema costituito da pressa e stampo a passo, lavorando da coil. Un ottimo modello di produzione, efficiente e adatto a produrre in serie milioni di pezzi l’anno. Ovviamente, ha anche degli svantaggi. Primo su tutti l’elevato costo degli stampi; poi, i lentissimi tempi di modifica e di cambio produzione. Il “time to market”, ossia il tempo che intercorre tra l’idea e la messa sul mercato del pezzo, è lunghissimo: si parla di mesi o addirittura di anni. Inoltre, la realizzazione di prototipi o pre-serie è molto laboriosa e difficoltosa. I vantaggi principali, tuttavia, sono l’elevatissima produttività e la massima ottimizzazione dell’utilizzo del materiale.
All’estremo opposto, quello della massima flessibilità, troviamo le punzonatrici da foglio, una soluzione perfetta per chi produce qualche centinaio di pezzi l’anno; anche questo sistema, però, non è esente da problemi. Il primo è lo scarto di materia prima: lavorando da fogli standard, lo scarto spesso supera il 20% della superficie totale del foglio. Il secondo è la bassa produttività, dovuta alla continua necessità di caricare la macchina con altro materiale quando il foglio viene esaurito. A ciò si aggiunge il tempo necessario per il cambio utensile.
E nel mezzo? Qui, la produzione varia dalle migliaia alle centinaia di migliaia di pezzi l’anno. In quest’area, la miglior soluzione è costituita dalla punzonatura con utensili standard a torretta alta a partire da coil. In questo modo si riesce a ottimizzare al massimo l’utilizzo del materiale, soprattutto utilizzando una bobina della larghezza esatta del prodotto. Il risparmio del 20% di materia prima si traduce istantaneamente in un cash flow positivo. Non necessitando del tempo di carico e scarico del foglio e di cambio utensile, inoltre, l’intero processo è molto più rapido: i tempi di produzione per pannellature possono andare dai 6 ai 24 secondi. Il “time to market”, qui, è di ore, non mesi. La scalabilità di questo sistema permette di arrivare a produzioni di oltre 500 mila pezzi l’anno.
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