Cortesi del mollificio Co.El.: “Macché tempesta perfetta, è tutta speculazione”

Su La Provincia di Lecco del 15 novembre scorso, il titolare del mollificio Co.El. srl di Torre de’ Busi si è espresso in maniera assai critica a proposito della situazione attuale del mercato.

Non è stata la guerra, dice, a dare il via alla spirale rialzista, ma piuttosto l’avidità e la speculazione di pochi irresponsabili che hanno deciso di “spremere l’economia fino in fondo”. La siderurgia, secondo lui, non è esente da colpe, in quanto con la giustificazione - inizialmente legittima - di recuperare margini che non erano adeguatamente rimunerati, acciaieri e altri produttori di metallo sono andati ben oltre, “innescando (ingenuamente) un’escalation”.

Difficilmente nei vari consessi di settore si parla di questi temi e si osa dire, come fa il titolare di Co.El., che la colpa è di una “economia malata” e di imprenditori che hanno smesso di fare impresa e cominciato a fare soldi con la finanza. Si parla spesso di “tempesta perfetta” ma, sottintende Cortesi, questo fa apparire il quadro attuale come frutto di un caso, quando invece non lo è affatto.

Le conseguenze sono già percepibili.
A uscirne con le ossa rotte, dice Cortesi, già Presidente dell’associazione dei mollifici italiani, sono le famiglie e le imprese che si trovano a dover fare i conti con un’inflazione reale ben superiore al 12%: “Sul mio stesso prodotto, le molle, ho dovuto applicare rincari tra il 20 e il 60%, senza poter neanche del tutto assorbire gli aumenti subiti”.

Adesso tutti questi incrementi stanno rovinando a valle e ne seguirà un inevitabile calo dei consumi, che poi a sua volta impatterà negativamente sulla produzione industriale dei mesi a venire.
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