Paura del CBAM? Ci pensa Sapa Acciai
All’alba della scadenza del primo trimestre della fase transitoria del CBAM sulle importazioni di acciaio, ferro e alluminio, Sapa Acciai, si conferma in prima linea per quanto riguarda l’implementazione di misure concrete per bilanciare gli obiettivi ambientali richiesti dall’UE.
Cos’è il CBAM e cosa implica
Il CBAM, acronimo di Carbon Border Adjustment Mechanism, rappresenta una strategia chiave nell'ambito delle politiche dell'Unione Europea per affrontare l'impatto ambientale delle importazioni. Questo meccanismo mira a garantire che i prodotti importati rispettino gli stessi standard ambientali delle produzioni europee, al fine di promuovere una concorrenza equa e sostenibile, e interessa quindi da vicino tutte quelle aziende che importano prodotti provenienti da paesi extra europei.
Sapa Acciai affronta il CBAM a testa alta
L’azienda lombarda è da sempre un punto di riferimento nel settore del filo metallico e per questo ci tiene a tranquillizzare i propri clienti: “con una gamma di prodotti unicamente in arrivo dalla Corea del Sud, tutte le pratiche doganali sono a carico di Sapa Acciai e non ci sarà alcuna variazione lato cliente. Forte di una grande esperienza sia dei mercati esteri che delle esigenze del mercato italiano, abbiamo grandi scorte di materiale a magazzino e siamo pronta ad affrontare il 2024 con l’entusiasmo che ci caratterizza.”
Lo staff commerciale di Sapa Acciai sarà lieto di incontrarvi alla fiera wire, a Düsseldorf dal 15 al 19 aprile 2024. Presso lo stand del partner sudcoreano KOS n. B26 padiglione 6, potrete ammirare il filo e i prodotti distribuiti da Sapa Acciai su tutto il territorio italiano.