La parola all'imprenditore: Trafilerie Scerelli

La parola all'imprenditore: Trafilerie Scerelli.

Anche questa settimana abbiamo dato libero sfogo a un imprenditore – in questo caso due – del settore: Renato e Moreno Scerelli. Cominciamo dalla domanda di rito: come avete vissuto il 2009?
“Il 2009 è stato un anno difficile, per noi come per tutto il comparto del filo trafilato. Per tre motivi: la diminuzione della domanda, a livello italiano, europeo e globale; il crollo dei prezzi; e una forte instabilità del mercato e dei prezzi stessi. La concomitanza di questi fattori naturalmente si è ripercossa sulle quantità prodotte e sul nostro fatturato: le prime per noi sono scese del 30-35 %, il secondo del 40-45 %. In pratica, i ricavi lordi sono crollati.
Il periodo peggiore è stato il primo semestre del 2009. Poi, nella seconda parte dell'anno, c'è stato un lieve miglioramento." Avete fatto ricorso ad ammortizzatori sociali?
“Siamo riusciti ad evitare del tutto la cassa integrazione, e di questo siamo molto contenti.” E ora come va?
“I primi 5 mesi del 2010 sono stati caratterizzati da un fortissimo rialzo dei prezzi dell'acciaio a livello mondiale. La forte volatilità del prezzo crea tensioni difficilmente gestibili e controllabili. C'è un clima di incertezza totale, i clienti navigano a vista, come noi del resto. Il problema grosso ora è quello della pianificazione: con questo andamento facciamo fatica a programmare la produzione per i mesi a venire.” Il peggio è passato, oppure no?
“Per i prossimi anni non ci aspettiamo una ripresa netta, ma una lenta ripresa della domanda.”