Barre e tubi cromati: intervista a CMC ITALIA tra industria 4.0 e digitalizzazione

La tecnologia è ormai parte integrante della vita quotidiana, anche in ambito aziendale. La transizione verso l’Industria 4.0 e la digitalizzazione dei processi produttivi non sono una cosa semplice, in quanto occorre apportare soprattutto cambiamenti di mentalità. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Marco Carosi, Amministratore Delegato (a destra nella foto), e Alessandro D’Angelo, Operation manager (a sinistra) di CMC ITALIA per farci raccontare il percorso verso la digitalizzazione dei processi aziendali.

CMC ITALIA nasce dal 1996 grazie a un’intuizione di Alfredo Carosi, dopo anni di esperienza in diverse realtà italiane e internazionali. Da più di 25 anni, l’azienda fornisce barre cromate e tubi per cilindri, in lunghezza commerciale, tagliati e lavorati secondo le specifiche esigenze dei clienti. Le lavorazioni includono fori assiali, fori radiali, maschiature, ecc. Negli anni è cresciuta costantemente, accettando sempre nuovi progetti e ponendo le persone e il servizio al cliente al primo posto.

Qual è stata la motivazione per cui CMC Italia si è posizionata in questo ruolo sul mercato, prima italiano e poi internazionale?

Marco Carosi - La forza di CMC ITALIA deriva dall’esperienza e dalla profonda conoscenza del prodotto. Ci contraddistingue l'approccio da "partner" con il quale ci relazioniamo con i nostri clienti: non ci limitiamo semplicemente a fornire materiale, ma cerchiamo insieme di capire e pianificare le loro esigenze, per questo siamo considerati professionali e dinamici. Negli ultimi anni la stretta collaborazione con clienti italiani e internazionali, sempre più esigenti, ci ha spinto a migliorare significativamente il nostro modo di produrre, preparare e movimentare le merci.

Parliamo di Industria 4.0: come vede CMC ITALIA questa tendenza alla digitalizzazione?

Marco - Nel 2021 oltre ad aver aumentato il patrimonio societario, ci siamo anche aggiudicati il Bando Patrimonializzazione Sviluppo Aziendale e Digitalizzazione. Questo ci ha permesso l’acquisto di nuovi macchinari 4.0 e soprattutto di avviare insieme al nostro Alessandro d'Angelo un progetto molto più ampio.

Alessandro - Il piano nazionale transizione 4.0 è una grande occasione per stimolare gli investimenti privati e aiutare le aziende nel percorso di digitalizzazione e innovazione. Intraprendere questa strada comporta una trasformazione radicale del modo di lavorare, sia in termini di metodologia sia a livello culturale.

Quali sono le più recenti innovazioni che avete adottato per stare al passo con il mercato internazionale?

Alessandro - L'emergenza sanitaria ha duramente colpito le PMI, ma ha anche fornito la spinta verso l'innovazione. CMC ITALIA non è stata da meno e ha deciso di intraprendere la sfida della digitalizzazione dei processi produttivi, acquistando due segatrici tecnologicamente avanzate, compatibili con l’Industria 4.0.
Abbiamo dovuto quindi rivedere - e in alcuni casi stravolgere - con occhio critico e oggettivo i nostri processi aziendali, intervenendo su tutte le aree dell’organizzazione per porre le informazioni al centro del sistema. È stato un lavoro a step, fatto di ripensamenti, prove, e monitoraggio dei risultati. A livello hardware sono stati introdotti nei nostri due magazzini di produzione tablet e terminali con impugnatura a pistola, nonché stampanti a trasferimento termico per la stampa rapida e ad alto volume. È stata potenziata inoltre la copertura Wi-Fi della rete aziendale, per avere una rete stabile, affidabile.

Nel dettaglio, in che modo avete dovuto ristrutturare i vostri processi?

Alessandro - In breve sintesi, a oggi abbiamo implementato:

- sistema di tracciabilità dei lotti di materiale in ingresso con l’etichettatura e l’uso di barcode e QR Code condivisi con i nostri clienti;
- sistema di gestione degli ordini che permette di supervisionare lo stato di avanzamento in tempo reale;
- gestione delle lavorazioni a bordo macchina da parte del nostro personale di produzione mediante l’utilizzo di tablet;
- generazione automatica della packing list per ogni cliente e per ogni vettore utilizzato.

Questo nuovo flusso operativo legato alla digitalizzazione dei processi produttivi comporterà anche una drastica riduzione della carta per diminuire l’impatto ambientale.

L’interconnessione delle segatrici con la rete Wi-Fi aziendale permette di instaurare una comunicazione via FTP di tipo bidirezionale che, da un lato consente la configurazione della macchina da remoto, dall’altro di recuperare delle informazioni sulla produzione in corso (come ad esempio il codice della lavorazione, il materiale da tagliare, la tipologia della lama utilizzata) e sullo stato delle macchine stesse.

Questi dati vengono poi gestiti da uno specifico software personalizzato, che unisce le informazioni in ingresso con quelle in uscita per consolidarli in report giornalieri, mensili o annuali, con valori relativi, ad esempio, al tempo impiegato, ai materiali utilizzati, alle lavorazioni completate correttamente o in errore, all’usura delle lame, alle tipologie di allarmi verificatisi. Tutto questo ci permetterà di “certificare” il nostro valore aziendale ovvero il servizio al cliente.

Guardiamo al futuro: in conclusione, quali sono i fattori che CMC ITALIA intende potenziare? Avete altri progetti in cantiere?

Marco - Come sempre procediamo un passo alla volta, ma è innegabile che i nostri clienti ci coinvolgono e ci stimolino sempre ad alzare l’asticella. Siamo reduci dalla fiera internazionale EIMA, dove abbiamo avuto l’occasione di cogliere un forte ottimismo da clienti e fornitori, che vedono quantomeno confermati i numeri fatti quest’anno. Ancora una volta CMC ITALIA si è dimostrata ponte tra i grandi produttori di barre e tubi cromati e i grandi clienti internazionali. A breve, oltre a finalizzare il progetto di industria 4.0, abbiamo deciso di iniziare il percorso di certificazione ISO 9001.

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