La parola all'imprenditore: Acciaitubi Spa.
La parola all'imprenditore: Acciaitubi Spa.
Ancora una volta ci siamo confrontati con un'azienda di primissimo piano: Acciaitubi Spa, leader nella produzione e commercializzazione di tubi in acciaio, con impieghi termosanitari, elettrici, strutturali. Dal dott. Marco Berera, alla terza generazione imprenditoriale per la famiglia, abbiamo cercato di carpire in presa diretta gli umori, le tendenze, le prospettive per il futuro per la sua azienda e per il comparto in genere.
Dottor Berera, il 2011 le sta dando soddisfazioni?
Assolutamente sì, siamo soddisfatti dei risultati del primo trimestre, seppure la situazione economica non sia facile. Predominano l'alta volatilità del dollaro, dell'euro e delle materie prime, il che impedisce di avere una visuale programmatica. Credo che sarà difficile nel prosieguo dell'anno mantenere buoni margini, perché con il dollaro debole si fa fatica ad esportare. Ad oggi la crescita c'è, e riguarda soprattutto Germania e Francia. Certo il consumo, rispetto al periodo antecedente la crisi, è molto meno lineare. A novembre la sua azienda compirà 50 anni.
Sì, anche se in verità la mia famiglia è attiva nell'acciaio fin dal 1919.
Dal 1961 al 2011, cosa è cambiato in questo mezzo secolo?
Moltissime cose. Allora i prodotti siderurgici erano fondamentali; sono stati davvero propulsori del miracolo italiano. Adesso i parametri per avere successo sono cambiati.
Cosa paga oggi?
L'ampiezza di gamma, l'efficienza, la produttività, il servizio, la qualità. E la capacità di rispondere con nuovi prodotti alle mutevoli esigenze del mercato.
Per quanto ci riguarda, abbiamo un po' messo da parte la nostra naturale vocazione di produttori di tubi strutturali, per concentrarci su prodotti gas e acqua che ampliano le tipologie di utilizzo. Stiamo inserendo nella nostra gamma produttiva articoli nuovi, che riscuotono sempre più successo.
Quali ritiene siano i vostri vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza?
La nostra flessibilità, la capacità di riorganizzarci in brevissimo tempo. La nostra velocità e precisione nella risposta alla clientela. L'offrire interlocutori responsabili, e sempre ben definiti. E la mancanza di burocrazia, grazie ad un organigramma snello e duttile.
Avete appena concluso un periodo di fiere, con la partecipazione a due importanti appuntamenti.
La Made in Steel di Brescia, che per la prima volta, in questa edizione, ci ha permesso di raccogliere contatti anche a livello internazionale. E la Termoidraulica di Padova, che ci ha permesso di dare visibilità all'azienda anche nel settore specialistico delle applicazioni termosanitarie.
Le prossime fiere saranno nel 2012, la Tube di Düsseldorf e l'Expo Milano.
A livello di clientela, quanto della vostra produzione va all'estero?
Il 50% del nostro prodotto viene esportato. Tendiamo a servire soprattutto il Paesi del Nordeuropa. In realtà, puntiamo a raggiungere il 70%, per una serie di motivi: gli stranieri recepiscono meglio le innovazioni, sono puntuali nei pagamenti, ma più esigenti. Lavorando con l'estero si impara, e si migliora sempre.
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