Sostenibilità e circolarità nel settore siderurgico: ne parla Caleotto
Sostenibilità e riduzione dell’impronta di carbonio sono stati al centro di un recente seminario svoltosi nel polo lecchese del Politecnico di Milano su impulso di Caleotto e Feralpi Group, in collaborazione con ACIMAF, Upiveb ed Aequilibria.
Scopo dell’incontro del 26 giugno, che aveva come titolo e tema “Contrasto al cambiamento climatico: cos’è il Carbon Footprint e le opportunità per il mercato”, condividere con il pubblico e con i rappresentanti della filiera le azioni intraprese da Caleotto e Feralpi per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività e promuovere la circolarità di prodotti e sottoprodotti.
Come evidenziato da Daniele Pernigotti, CEO Aequilibria, “la collaborazione di filiera è fondamentale.” Sono già molte le aziende - nazionali e multinazionali - che stanno iniziando a mettere vincoli o comunque spingendo i fornitori a ridurre le loro emissioni. Il primo passo è in ogni caso la quantificazione. “Quantifico, riduco, compenso,” questo il mantra indicato da Pernigotti; solo misurando le proprie azioni le aziende possono avviare un percorso verso uno sviluppo sostenibile.
Per entrare nel merito del discorso, citiamo le parole di Giovanni Pasini, Consigliere Delegato di Feralpi Group e Presidente di Caleotto, a proposito dell’impegno del gruppo in fatto di sostenibilità: “Feralpi è stata la primissima azienda italiana nel settore siderurgico e tra le prime in Europa a stilare il bilancio di sostenibilità, a partire dal 2004. Proseguiamo tuttora con rilevanti investimenti su una serie di progetti mirati ad abbattere le emissioni.” Tra questi interventi, l’elettrificazione dei processi, la riduzione dei consumi, e l’introduzione di un mix di energie più pulite, comprese le rinnovabili. “Dal 2022 abbiamo puntato i riflettori sulla Carbon Footprint, con la quantificazione delle emissioni e la certificazione di processi e prodotti. Un percorso che, mi auguro, possa presto vedere coinvolti molti dei presenti”.
Edoardo Zanardelli, Vice Direttore BU Specialties Feralpi Group, ha illustrato ai convenuti gli investimenti del gruppo nel campo degli acciai speciali, settore in cui l’azienda ha fatto il suo ingresso nel 2015, e messo in evidenza come l’industria siderurgica sia di fronte ad un cambiamento anzitutto culturale; sono coinvolti tutti gli aspetti organizzativi e produttivi, inclusi quelli tecnici, tecnologici, gestionali, finanziari e commerciali: un cambio di rotta simile deve coinvolgere tutti, da chi è a monte a chi è a valle, per ottenere risultati davvero significativi.
I punti di forza della politica di sviluppo sostenibile attuata da Feralpi sono stati approfonditi durante l’incontro da Maurizio Fusato, Responsabile UTEE (Unità di Transizione Ecologica ed Energetica) Feralpi Group. Partendo dalla materia prima, va anzitutto sottolineato che Acciaierie di Calvisano, fornitore del Caleotto, produce billette di acciaio con un elevato contenuto di materiale riciclato, che varia dal 94,4% al 98%. Al fine di incrementare ulteriormente il livello di circolarità, si stanno mettendo in campo diverse iniziative, che coinvolgono anche la valorizzazione dei sottoprodotti delle lavorazioni: parliamo di recupero del calore per la generazione di energia, recupero dei metalli non ferrosi che si rinvengono nel rottame, recupero dei fanghi di laminazione, delle polveri e dei fumi; ma non solo: dalle scorie l’azienda crea dei nuovi prodotti, certificati e altamente richiesti. Il Greenstone che si ricava dalla scoria nera diventa un sostituto della ghiaia; poi c’è Greenlime che nasce dalla scoria bianca e Greeniron che deriva dal riutilizzo della scaglia di laminazione; tutti materiali che una volta venivano scartati riacquistano valore e tornano sul mercato, seguendo i virtuosi dettami dell’economia circolare.
Di sostenibilità ha parlato durante il seminario anche Marco Cibien, Direttore Generale di UPIVEB, l’associazione nazionale che riunisce i produttori di viteria e bulloneria: “Il nostro settore è chiamato ad una rivoluzione culturale e le associazioni come la nostra devono diventare sempre più service provider in grado di supportare le aziende nell’affrontare la transizione energetica ed i temi connessi allo sviluppo sostenibile.”
Presente all’incontro anche Ferruccio Bellina, Presidente di ACIMAF (Associazione Costruttori Macchine Per Filo), che ha dichiarato: “Siamo lieti che Caleotto e Feralpi abbiano portato all’attenzione questo tema. Il cambiamento climatico può avere conseguenze esiziali, e la lotta a questo fenomeno è di primaria importanza. Per raggiungere gli obiettivi della neutralità climatica entro il 2050, è indispensabile l’impegno di tutti, cominciando dalla sensibilizzazione della comunità.”
Quanto messo in atto finora è in linea con le necessità dei clienti? Con quale grado di urgenza vengono davvero richiesti prodotti green? Ai prodotti decarbonizzati il mercato è pronto a riconoscere un prezzo superiore rispetto a quelli convenzionali? È a queste e altre domande che gli utilizzatori del siderugico sono chiamati a rispondere. “Abbiamo la necessità di comprendere le esigenze dell’intera filiera,” ha dichiarato in chiusura del convegno Giorgio Motta, Responsabile Commerciale Caleotto, “per promuovere politiche di sostenibilità ambientale capaci di creare una catena di valore per tutto il nostro settore”.
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