La parola all'imprenditore. «O.R.I.»: ricavi in frenata, ma il risultato c'è
«O.R.I»: ricavi in frenata, ma il risultato c'è.
BILANCI 2009. La difficile congiuntura pesa anche sul gruppo di Brescia, che forte di una diversificazione consolidata archivia l'esercizio con un utile di oltre 4,6 milioni.
Investiti 30 milioni di euro, completata l'installazione della nuova moderna colata continua. Polotti: «Pronti alle nuove sfide»
Giovanni Comboni (vice presidente) La diversificazione paga e, se il mercato è appesantito da una congiuntura «particolarmente difficile e impegnativa», consente di reggere e archiviare il bilancio con un risultato netto ancora positivo. Una «forza» - combinata con una verticalizzazione realizzata negli anni - che ha permesso alla O.R.I. Martin di Brescia di reggere il confronto con un 2009 pesante per la siderurgia.
LA SPA è attiva con le sedi di via Canovetti in città (acciaieria e laminatoio acciai speciali, presenti in tutte le produzioni per auto) e di Ceprano (Frosinone) che produce tondo per cemento armato. Conta 460 dipendenti, che diventano oltre 500 considerate le controllate. Il 49% del capitale è nelle mani della famiglia De Miranda, il 49% dalla famiglia Magri, il restante 2% del Crèdit Agricole Indosuez Luxembourg Sa. Franco Polotti (è consigliere di gestione di Ubi Banca), dallo scorso aprile, è il nuovo presidente (con deleghe) del Cda nel quale - in rappresentanza degli azionisti - siedono anche Giovanni Comboni (con deleghe; già assessore e vice sindaco di Brescia nella giunta Martinazzoli), Giovanni Avallone, Andrea Agnelli, Giuseppe Mazza, Anna Magri, Uggero De Miranda, Francesco Giardina e Giovanni Marinoni. L'ex presidente, Roberto De Miranda, e l'ex vice, Leontine Martin, sono ora presidenti onorari.
L'ANNO SCORSO - si veda anche il grafico - la crisi, che già aveva manifestato i primi effetti a fine 2008, nonostante qualche segnale da aprile in poi, ha pesato sul fatturato, sceso del 52% (da 444,1 a 212,7 milioni di euro; l'export vale il 30-25%)) a fronte di un calo dei volumi del 20-25%. In calo anche gli indici di redditività, ma l'esercizio si è comunque chiuso con un utile netto vicino ai cinque milioni di euro (19,9 mln l'anno prima). «Nonostante tutto questo e un bilancio di difesa, siamo comunque soddisfatti considerata la capacità dell'azienda e la sua flessibilità nell'adeguarsi alla situazione», ha sottolineato il presidente Polotti commentando i risultati. Un'ulteriore conferma deriva dal fatto che la Cigs, chiesta nel 2009, «è stata utilizzata solo pochissimo». Nonostante la congiuntura, inoltre, l'azienda non ha interrotto la politica di ammodernamento tecnologico portando a termine, nell'ambito di in ciclo pluriennale di investimenti, e con uno sforzo di 30 mln solo l'anno scorso, l'installazione della nuova e moderna colata continua: un impianto dai contenuti tecnologici tra i più avanzati per garantire anche per il futuro standard qualitativi adeguati alle esigenze dei mercati. «Crediamo - ha spiegato Polotti - che il mondo dell'acciaio non sia finito, ma abbia un futuro. Proporrà nuove sfide, che siamo pronti a raccogliere con il chiaro obiettivo di vincerle, puntando sulla nostra forza tecnologica». L'attenzione è stata rivolta anche alla compatibilità ambientale con un intervento, in particolare, sull'impianto fumi per migliorarne l'aspirazione e sull'impatto acustico.
O.R.I. MARTIN partecipa al 50% nel capitale della AOM Rottami spa di Cisano Bergamasco (nel 2009 ricavi a 78,3 mln, risultato in pareggio); inoltre, controlla al 100% la Trafilati Martin spa di Cologne (lavorazioni a freddo dell'acciaio per l'automotive; 34,5 mln di ricavi, utile di 0,3 mln; l'anno scorso ha chiuso lo stabilimento di Monasterolo, Cuneo), la Meccanica Trafilati Martin srl di Cologne (foratura barre per automotive, ricavi per 629 mila euro), la Siderugica Latina Martin - S.L.M. spa di Ceprano (trefolo per cemento armato; ricavi 19,6 mln, perdita di 0,66 mln) che a sua volta controlla Tension Technology srl in provincia di Milano (prodotti per opere di precompressione e post-compressione; ricavi a 10,5 mln, utile a 0,398 mln); tra le controllate (al 90%) anche la autotrasporti Bettelli di Brescia. Il 2010 si è aperto con un ritorno alla normalità sul fronte degli acciai speciali (in attesa di verificare l'andamento di alcuni mercati), mentre i prodotti per cemento armato soffronto ancora. Tra le «sfide» di quest'anno anche quella legata alla multa comminata dall'Europa alla S.L.M. (con ricadute sulla Holding) per complessivi 19,8 mln di euro per la presunta partecipazione a un cartello (tra il 1984 e il 2002) nel trefolo per cemento armato. «Una sanzione spropositata - ha detto Polotti -, faremo sicuramente ricorso. Comunque non inciderà e modificherà le nostre strategie di sviluppo».C.C.
Fonte: http://www.bresciaoggi.it/stories/Economia/168973__o.r.i_ricavi_in_frenata_ma_il_risultato_c/