Stress lavoro-correlato: la Proroga
La proroga al 31 dicembre 2010 del termine di decorrenza degli obblighi sulla valutazione dei rischi da stress da lavoro-correlato per le pubbliche amministrazioni e' stata estesa anche ai privati. Lo prevede un emendamento approvato in commissione Bilancio del Senato. La proroga si era resa necessaria per consentire alle amministrazioni pubbliche, e ora anche ai privati, di adottare le opportune misure organizzative derivanti dall'obbligo di valutazione tra i diversi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori anche dello stress lavorativo. " (Da il sole 24 ore Radiocor del 24 giu 2010)" Alla fine di maggio 2010 era stata ventilata l'ipotesi dell' entrata in vigore di un decreto legge introducente, nell'ambito della collettività dei lavoratori, una "zona franca", in cui non avrebbero trovato applicazione, in materia di rischio da stress lavoro-correlato gli articoli 28 e 29 del cd. "testo unico in materia di sicurezza sul lavoro".
Più in particolare, il decreto, poi rivisto, recava «misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica» e prevedeva che gli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di rischio da stress lavoro-correlato, non sarebbero stati applicati alle amministrazioni pubbliche:
Art. 8 "Razionalizzazione e risparmi di spesa delle amministrazioni pubbliche" : […] comma 12: Gli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di rischio da stress lavoro-correlato, non si applicano alle amministrazioni pubbliche.
La norma avrebbe introdotto una disparità di trattamento fra lavoratori delle Pubbliche amministrazioni ed il resto del mondo del lavoro. I primi, infatti, non avrebbero vista più applicata nei loro confronti la tutela prevenzionistica (limitatamente alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato) disposta dagli articoli 28 e 29 del T.U., riportati per comodità in fondo a questo articolo.
Si poneva quindi un quesito sulla legittimità costituzionale di tale provvedimento, che di fatto avrebbe garantito una tutela prevenzionistica "ridotta" ai lavoratori del settore pubblico rispetto a quelli del privato, che avrebbero invece continuato a vedere applicata, nei propri confronti le misure, in materia di stress lavoro correlato previste dall' attuale "testo unico in materia di sicurezza sul lavoro.
Come sappiamo tale norma non è entrata in vigore, si è avuto, però, con il il decreto-legge 31maggio 2010, n. 78 recante ''Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica.'' uno slittamento della valutazione dello stress lavoro correlato al 31.12.2010 per le sole pubbliche amministrazioni; il successivo emendamento approvato il 24 giugno in commissione Bilancio del Senato estende pertanto la possibilità che la valutazione dei rischi da stress da lavoro-correlato venga prorogata alla stessa data anche per il settore privato.