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Verifiche periodiche su attrezzature da lavoro, ce ne parla Massimo Rotta

Verifiche periodiche su attrezzature da lavoro, ce ne parla Massimo Rotta

Expometals è andata ad intervistare il sig. Rotta che lavora in esclusiva per ABP Srl, soggetto privato abilitato all’esecuzione di verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro. Con lui ci siamo confrontati su storia e futuro di questa professione, che opera fianco a fianco con le aziende che si occupano di filo, tubo, coils, barre, fasteners, molle e indotti correlati.

Partiamo dall’inizio; come ha cominciato?
Tutto è iniziato circa 5 anni fa, quando è stato deciso in base all’articolo 71 comma 1 del D.lgs. 81/08 di affiancare alle varie Asl ed Inail di competenza aziende abilitate ad eseguire per conto loro l’attività di ”prima verifica periodica" e “verifica periodica”. Successivamente con l’entrata in vigore della Legge n.98 del 21 agosto 2013, è divenuto possibile per il datore di lavoro richiedere la verifica periodica direttamente all’azienda abilitata.
 
Che tipo di formazione deve avere un tecnico con la sua professionalità?
Deve avere una formazione tecnica ed avere avuto esperienza sul campo per almeno 5 anni. Regolarmente si seguono corsi di aggiornamento propri ed imposti dal Ministero.
 
Come funziona una verifica periodica? Ci sono dei procedimenti specifici? 
Per prima cosa si cerca di instaurare con l’azienda un rapporto di reciproca fiducia. La verifica si divide in due parti: anzitutto si analizza la macchina e si verifica che sia in buono stato, che rispetti tutte le sicurezze con cui è stata progettata, che la manutenzione venga eseguita in modo regolare. Dopodiché si analizza tutta la documentazione relativa alla macchina e se tutto è in regola si rilascia il verbale di verifica periodica.

Chi sono i vostri clienti?
I clienti spaziano un po’ in tutti i campi. Industria meccanica, noleggiatori, imprese edili, ecc.

C'è molta concorrenza nel suo settore specifico? Cosa vi differenzia dai vostri concorrenti?
ABP è stata tra le prime aziende ad essere abilitata dal Ministero. In seguito ne sono nate altre. ABP si distingue dalle altre ed è apprezzata dalle aziende per il servizio e la conoscenza del territorio. In maniera snella e costruttiva cerchiamo di rispondere in breve tempo a tutte le esigenze dei clienti.

Operativi in Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Liguria e recentemente anche Friuli, Sicilia, Lazio; puntate ad estendere il servizio ad altre Regioni?
Il grosso del business per ABP è in Lombardia ed io nello specifico la seguo in tutte le Province. È chiaro che ABP punta ad avere un servizio capillare su tutto il territorio italiano per poter rispondere alle esigenze di tutti.
 
Il documento a cui si fa riferimento quando si parla di verifiche periodiche è l'allegato VII del D.Lgs. 81/08. Prevede cambiamenti nel prossimo futuro?​​
Dopo un primo momento in cui tutto era molto confuso, siamo arrivati alla situazione attuale, molto più chiara; al momento non si prevedono cambiamenti.

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venerdì 28 aprile 2017