Eurospecial srl: “Pettini per bulloneria automotive, la crisi non si sente”
Facciamo il punto sul 2020 con Matteo Casiraghi della ditta Eurospecial srl. L'azienda con sede a Bulciago (Lecco) ha alle spalle decenni di esperienza nel campo della meccanica di precisione, ed in particolare nella costruzione di pettini, punzoni per marcatura, matrici e attrezzature per bulloneria e stampaggio.
Come sta andando questo periodo così particolare e delicato?
A fasi alterne; i carichi di lavoro sono intermittenti e arrivano ad ondate. Prima delle feste natalizie, è diventato tutto urgente! Ma è tipico di quel periodo dell'anno; in generale, siamo abituati a lavorare a capofitto e non lamentarci.
Il resto del 2020 che andamento ha avuto?
A parte i due-tre mesi disastrosi della primavera, verso luglio siamo riusciti a raggiungere quasi i numeri del 2019. A settembre c'è stato un nuovo picco positivo, poi il trend è stato altalenante fino ai livelli attuali. Nonostante abbiamo chiuso l'anno con un segno meno, abbiamo deciso di non demordere e di tener fede alla nostra filosofia, collocando parte del nostro fatturato in investimenti sul futuro dell'azienda.
In cosa consistono questi investimenti, in concreto?
Si tratta di una nuova macchina che arriverà presto, ad inizio 2021: una rettifica per la filettatura di pettini ogivali. Negli ultimi due anni abbiamo concentrato molti dei nostri sforzi su questo settore. Si tratta, com'è noto, di viti impiegate negli châssis delle automobili.
Che peso ha l'industria dell'auto per Eurospecial?
Il 98% della nostra produzione è destinato alla bulloneria automobilistica.
Non c'era la crisi dell'automotive?
Me lo domando anch'io! In verità ultimamente c'è molta richiesta per questa tipologia di pettini.
Chi sono e dove sono i vostri clienti?
I tre maggiori produttori italiani di viteria e bulloneria, per cominciare; poi abbiamo clienti in Francia, Germania, Stati Uniti...
Siete riusciti a mantenere la vostra quota di export?
Sì, anche verso gli Stati Uniti, c'è stato poco calo. Ci attestiamo su un 20% della nostra produzione.
Invece i vostri concorrenti dove si trovano?
Principalmente in Italia. Quello che ci differenzia è anzitutto la flessibilità nelle lavorazioni e nelle consegne, pur mantenendo alti standard qualitativi.
Sareste stati anche voi tra gli espositori della Fastener Fair Italy?
Sì, anche se è stata rimandata più volte a causa degli sviluppi della pandemia. Il prossimo evento in calendario è l'edizione di Stoccarda.
Contate di andare?
La fiera è prevista per novembre, speriamo di sì.
E lo speriamo tutti!