Fratom Fastech Co., Ltd
Utensili per fasteners
TWRepubblica di Cina
1995
51-200
< 10

Fratom Fastech: la pandemia vista da Taiwan

Fratom Fastech: la pandemia vista da Taiwan

La strategia di Taipei contro l’emergenza Covid-19 si è rivelata efficace, ma sarà stata sufficiente a contenere gli effetti collaterali della pandemia?

Mentre la maggior parte dei paesi del mondo sta faticando parecchio per contenere la pandemia di COVID-19, Taiwan ci racconta, invece, una storia diversa. Taipei è stata in grado di mettere in atto una strategia di contenimento efficace in tempi record, riuscendo così a mantenere il tasso di contagio incredibilmente basso, nonostante la vicinanza geografica all'epicentro cinese.

Stando ad un aggiornamento del 17 giugno, I Centri per il Controllo delle Malattie di Taiwan riportano 0 nuovi casi confermati e solo 7 morti su 445 positivi totali. Di questi, 354 sono stati “importati” dall'estero, mentre il numero di casi locali è di soli 55. Queste cifre testimoniano la resilienza e la competenza del governo taiwanese, e dimostrano l’importanza di azioni tempestive nella gestione delle crisi sanitarie nazionali. Naturalmente, la situazione non è tutta rose e fiori: i mercati globali sono in sofferenza, e ciò inevitabilmente influenza in maniera negativa le aziende e le imprese taiwanesi, che da sempre puntano molto sulle esportazioni verso i mercati occidentali.

Questo è quanto emerge dalla nostra intervista con Thomas Liu, Direttore Generale di Fratom Fastech, fra i più importanti produttori ed esportatori di utensili per l'industria dei fasteners.

Come ha vissuto le prime settimane della pandemia? Avrebbe mai immaginato che il virus potesse diffondersi in tutto il mondo così velocemente?
"Quando sono stati resi noti i primi contagi a Wuhan, non immaginavo affatto che la situazione sarebbe rapidamente peggiorata sfociando nella pandemia globale che conosciamo oggi. In base ai sintomi iniziali, sembrava si trattasse di una semplice influenza stagionale, di quelle che poi si risolvono spontaneamente con l’arrivo della primavera. In seguito, quando la pandemia ha raggiunto Taiwan, sono iniziati i primi problemi: qui, il quadro generale non è mai stato così grave da innescare un lockdown nazionale, ma le scuole sono state chiuse e i lavoratori si sono trovati in seria difficoltà nella gestione dei propri figli. Il governo ha quindi permesso a tutti i genitori di rimanere a casa. Dal momento che la nostra azienda - così come numerose altre - necessita di un addetto per ogni postazione di lavoro, ci siamo ritrovati a fronteggiare una disponibilità limitata di personale, e siamo rimasti indietro."

Ritiene che le misure attuate dal governo siano state sufficienti a combattere il virus?
"Stare a casa, mantenere il distanziamento sociale, indossare mascherine nelle aree pubbliche e così via: a mio parere, sì, queste misure hanno aiutato a controllare la pandemia a Taiwan, perché hanno ridotto l'esposizione quotidiana al potenziale rischio di infezione. Il nostro governo ha fatto un lavoro straordinario in questo senso. Detto ciò, queste misure senza precedenti, adottate praticamente in tutto il mondo, hanno contribuito a diffondere il panico, causando un eccesso di allarmismo e portando l'economia globale ad una situazione di sostanziale immobilità.”

Ha sentito le istituzioni al suo fianco, in termini di sostegno economico in una situazione di reale emergenza?
“Il governo ha messo sul piatto alcuni piani di stimolo economico per imprenditori e privati, ma finora non ne abbiamo avuto bisogno. Per fortuna! In quanto i criteri per richiedere un aiuto finanziario sono così elevati, che se mai ci trovassimo in una reale condizione di necessità, saremmo già in bancarotta."

Fiere ed eventi sono un'importante opportunità di business per le aziende: pensa che il virus influenzerà la loro organizzazione e il loro svolgimento?
"Fiere, conferenze e visite in azienda sono essenziali per la crescita aziendale. Purtroppo, al momento, gli incontri face-to-face non sono un’opzione facilmente percorribile. Ovviamente, questo influisce in maniera negativa sulle nostre attività, e non sappiamo neanche quanto a lungo durerà questa situazione. Penso che d'ora in poi le aziende ridurranno al minimo i viaggi d'affari e la partecipazione a eventi internazionali, peggiorando ulteriormente le condizioni dell’economia globale."

Molti sono d'accordo nell’affermare che la pandemia lascerà strascichi pesanti sulle economie nazionali e internazionali. Condivide queste preoccupazioni?
"Sì, sono pienamente d'accordo. Fortunatamente, noi di Fratom siamo fornitori di utensili per la produzione di viti, bulloni e altri sistemi di fissaggio, e i fasteners sono utilizzati quotidianamente in una grande varietà di settori, dall'edilizia, all'automotive, al medicale, all'elettronica e così via. Nel nostro settore, la domanda non potrà mai essere completamente piatta. Forse per quest’anno non vedremo volumi record come quelli del periodo 2017 / 2018, ma l’importante è non fermarsi."

Pensa che tornare alla nostra vecchia vita quotidiana sia ancora possibile o saremo costretti a cambiare le nostre abitudini in modo permanente?
"Senza un vaccino, sarà difficile tornare al nostro stile di vita abituale. Penso che le nostre priorità siano decisamente cambiate in questa fase post pandemia. Nel complesso, credo che le nostre prospettive di vita, la percezione della natura, e la maniera in cui vediamo il mondo e le persone intorno a noi saranno diverse da questo punto in avanti."

undefined
martedì 30 giugno 2020