Scleros SpA
Utensili per filo e piattina
ITItalia
1948
11-50
< 10

L’impatto del cromo sulla corrosione: uno studio del laboratorio HI.Lab

L’impatto del cromo sulla corrosione: uno studio del laboratorio HI.Lab

Settant’anni di esperienza progettuale: questo, in sintesi, alla base del successo nel settore dei carburi sinterizzati e metalli duri del Gruppo OMCD. Tra le numerose realtà facenti parte del gruppo piemontese troviamo HI.Lab, lo storico laboratorio OMCD, specializzato nella metallurgia delle polveri applicata al mondo dei materiali duri.

Di recente, HI.Lab è stato protagonista di una ricerca focalizzata a determinare l’incidenza del cromo sulla formazione di film passivanti derivanti dalla corrosione di leganti di metallo duro a base di cobalto e cobalto-nichel in soluzioni acquose acide, neutre e alcaline.
Lo studio, intitolato “The role of chromium in the corrosion performance of cobalt- and cobalt-nickel based hardmetal binders: A study centred on X-ray absorption microspectroscopy”, è stato pubblicato sulla rivista “International Journal of Refractory Metals and Hard Materials”, edita da Elsevier B.V.

La Dottoressa Sandra Tedeschi e l’Ing. Gian Pietro De Gaudenzi, del laboratorio HI.Lab, hanno collaborato con figure di spicco dell'Elettra Sincrotone di Trieste e del Politecnico di Milano per studiare da vicino il ruolo del cromo nell’influenzare la distribuzione spaziale su scala micrometrica degli ossidi di cobalto e di nichel utilizzando la spettroscopia a raggi X morbidi da sincrotrone.
Dai risultati emerge che quantità di Cr e Ni del 50% circa accrescono notevolmente la resistenza alla corrosione del cobalto in tutti gli ambienti. In generale si è osservata la crescita di un film di ossido continuo su cui si formano isole micrometriche, di forma e distribuzione differenti, in base allo specifico grado ed all’aggressività delle condizioni ambientali.

Per saperne di più, vi rimandiamo al sito ufficiale del Gruppo OMCD >>>

undefined
lunedì 27 luglio 2020