ArcelorMittal: addio all’Ilva?

Lunedì 4 novembre 2019, Taranto - In una lettera indirizzata ai commissari straordinari Ilva, ArcelorMittal ha annunciato la volontà di rescindere l'accordo perfezionato circa un anno fa per l'affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate. 

Le ragioni principali dell’addio sono due, e ruotano intorno all’abolizione dello scudo penale sul piano ambientale, e al rischio di veder spento l'altoforno 2 per mancata adozione delle prescrizioni di sicurezza.

Qualora venisse chiuso lo stabilimento di Taranto a pagarne le spese sarebbero soprattutto i diecimila dipendenti dell’ex Ilva, con enormi ripercussioni anche su tutta la filiera. Inoltre, se venisse meno la produzione di acciaio (fra le 5 e le 6 milioni di tonnellate annue), secondo alcune fonti sarebbe a rischio l'1,4% del Pil italiano ossia 24 miliardi di euro.

Mentre si vocifera di un ritorno della cordata formata da Jindal (già proprietario delle ex acciaierie Lucchini di Piombino), il gruppo Arvedi di Cremona e Cassa depositi e prestiti - battuta da Arcelor ai tempi del governo Gentiloni - nei prossimi giorni sono previsti alcuni incontri tra il Governo e Arcelor Mittal per ricucire lo strappo.

Photo by worldsteel / Gregor Schläger