In Europa aumenta il consumo di acciaio

Le condizioni del mercato siderurgico dell'UE stanno migliorando, sia dal punto di vista della domanda che dell'offerta. Sembra insomma che le acciaierie dell'Unione Europea possano tirare un sospiro di sollievo, o almeno queste sono le conclusioni dell'ultima relazione dell'Eurofer (European Steel Producers Association), che parla di stabilità per l'inizio del 2017, ma esprime anche una certa cautela.

Nel quarto trimestre del 2016 la domanda di acciaio è aumentata del 7,1% rispetto all'anno precedente a causa dell'effetto combinato di consumi più elevati e di una significativa riduzione delle scorte rispetto agli schemi abituali. Sia le importazioni che i flussi interni hanno beneficiato di questo aumento della domanda anno su anno, il primo che si verifica in tre anni: un risultato dell'impatto positivo dei dazi anti-dumping sulle condizioni del mercato europeo dell'acciaio.

I dati preliminari del primo trimestre del 2017 indicano un aumento del 2,1% del consumo di acciaio rispetto all'anno precedente. Eurofer prevede inoltre che la domanda d'acciaio dell'UE continui a crescere a un tasso moderato sia nel 2017 che nel 2018.

Il Direttore Generale di Eurofer, Axel Eggert, tuttavia, consiglia di mantenere il sangue freddo: i dazi anti-dumping possono provocare un sollievo temporaneo, ma il rischio che le regole vengano eluse o che altri fornitori, da altri Paesi, intensifichino le forniture è dietro l'angolo.

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