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La Cina mette un freno alla produzione di magnesio; e l'industria mondiale dei metalli trema

La Cina mette un freno alla produzione di magnesio; e l'industria mondiale dei metalli trema

La Cina mette un freno alla produzione di magnesio; e l'industria mondiale dei metalli trema

Non bastava la crisi dei microchip; c'è un'altra minaccia all'orizzonte per l'industria automobilistica, che riguarda direttamente il settore della siderurgia e - in primis - della produzione di alluminio. È una pesante carenza sul mercato di magnesio, metallo indispensabile in moltissime catene produttive; a lanciare l'allarme, tra gli altri, è stata l'associazione tedesca WV Metalle: “Si prevede che le attuali riserve di magnesio saranno esaurite in poche settimane, al più tardi verso la fine di novembre 2021.”

Da cosa nasce questo stato d'allarme sul magnesio? Dal fatto che da un mese a questa parte, nel tentativo di tagliare i costi dell'energia e raggiungere gli obiettivi di consumo energetico nazionali, il governo cinese ha rallentato la produzione di numerosi impianti, in molti casi chiudendoli o riducendo la loro attività del 50%. E la Cina detiene un monopolio quasi totale della produzione globale di magnesio, con una quota dell'87%. Russia, Kazakistan, Israele e Brasile producono gran parte del resto.

L'industria europea, che dipende dal magnesio cinese per il 95%, ha reagito con preoccupazione: in un comunicato congiunto pubblicato pochi giorni fa, un gruppo intersettoriale formato da 12 associazioni europee produttrici e utilizzatrici di metalli, dalla European Aluminium a Eurofer, ha emesso un appello urgente all'UE ad agire contro il rischio imminente di interruzioni della produzione in tutto il territorio dell'Unione. Senza ulteriori misure, dicono, dovremmo affrontare una “crisi di approvvigionamento di dimensioni senza precedenti”, “con ramificazioni di vasta portata su intere catene di valore (…), compresi settori chiave come l'automobile, l'edilizia e l'imballaggio.” Sia chiaro: la dipendenza dell'UE dal gigante cinese per la fornitura di magnesio non è una novità: questo elemento era stato inserito nella lista delle materie prime critiche per l'Unione già nel 2020.

Utilizzo del magnesio Il 38% della produzione mondiale di magnesio è utilizzato nelle leghe di alluminio, il 36% nel campo della pressofusione, il 12% nell'industria del ferro e dell'acciaio, come mostrato nell'immagine sottostante.

Il magnesio puro è poco impiegato a causa della sua bassa durezza e dell'alta suscettibilità alla corrosione. Tuttavia, le leghe di magnesio, per esempio con l'alluminio, si caratterizzano per la loro alta resistenza, anche alla corrosione. Pertanto, sono spesso utilizzate per la costruzione di veicoli a motore, aerei, navi e componenti di macchine. L'uso più importante del magnesio – il 45% del magnesio impiegato in Europa - è come elemento legante nell'alluminio; in quantità che vanno da meno dell'1% a circa il 10%, il magnesio migliora le sue proprietà meccaniche e anticorrosive. C'è un certo impiego anche nell'industria siderurgica, dove “piccole quantità di magnesio vengono aggiunte alla ghisa bianca per trasformare la grafite in noduli sferici, migliorando così significativamente la resistenza e la malleabilità del ferro. Inoltre, il magnesio particolato mescolato con calce o altri riempitivi viene iniettato nella ghisa liquida d'altoforno, migliorando le proprietà meccaniche dell'acciaio combinandosi con zolfo e ossigeno.” (Enciclopedia Britannica)

“L'attuale carenza di offerta cinese,” dicono gli utilizzatori europei di magnesio, “ha già provocato prezzi record e distorsioni a livello mondiale nella catena di approvvigionamento. Il magnesio oggi viene scambiato a prezzi esorbitanti, 10.000-14.000 dollari/tonnellata, dai circa 2.000 $/ton dell'inizio di quest'anno.”

Il problema non si ferma ai confini europei, naturalmente, e anche gli Stati Uniti, ad esempio, stanno correndo ai ripari pensando a modi per utilizzare le proprie catene di approvvigionamento di rottami per compensare la mancanza di magnesio grezzo; mentre per il momento nessuna casa automobilistica ha diffuso avvertimenti legati alla carenza di magnesio, alcuni produttori di alluminio stanno già avvisando che, se la scarsità dovesse persistere, dovranno ridurre la produzione di billette di alluminio l'anno a venire.   Foto di Siegbert Pinger da Pixabay

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domenica 24 ottobre 2021