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Trafilerie: analisi ed evoluzione del comparto e dei settori contigui

Trafilerie: analisi ed evoluzione del comparto e dei settori contigui

Trafilerie: analisi ed evoluzione del comparto e dei settori contigui

Giovedì 16 novembre presso la Camera di Commercio di Lecco si è tenuto l'appuntamento “Trafilerie: struttura ed evoluzione del settore”, che ha presentato dati basati sui conti di oltre 4.000 società operanti in questo mercato.

A fare gli onori di casa è stato il presidente della CdC lecchese, Daniele Riva. Le trafilerie lecchesi costituiscono il 22,7% del fatturato prodotto a livello nazionale, e più del 50% dell'utile. A livello numerico, l'intera Lombardia vede la presenza di più del 60% delle trafilerie italiane e quasi il 70% di tutti gli addetti del settore.
Nel convegno, organizzato da Siderweb con Camera di Commercio, Lariodesk, Distretto Metalmeccanico Lecchese e Mds, si è parlato soprattutto delle criticità del settore.
È emerso che nonostante la ripresa economica, l'intera filiera non ha ancora raggiunti i livelli pre-crisi. Come fatturato, chi se la passa peggio sono i produttori di vergella (-7,1% - 2016/2015), seguiti dalle acciaierie (-6,4%) e dalle trafilerie (-3,9%). Sono stabili le viterie e bullonerie, ed in crescita di più del 4% i mollifici. Le trafilerie sono condizionate negativamente soprattutto dall’oscillazione del prezzo dell’acciaio.
È stato poi evidenziata una caratteristica delle nostre imprese, le piccole dimensioni: ad esempio i mollifici con più di 250 addetti sono solo lo 0,5% del totale.

Conclusa la parte relativa all’analisi dei dati c’è stato lo spazio per un vivace confronto tra produttori della filiera.
Se infatti Andrea Agnelli, AD Ori Martin, ha lamentato un aumento dei costi dell’energia per la produzione dell’acciaio, Angelo Cortesi, presidente ANCCEM, ha usato toni critici verso le acciaierie che a suo dire stanno alimentando una situazione al rialzo di stampo speculativo. Fortunatamente, rispetto allo scorso anno, le trafilerie, che sono i diretti interlocutori dei mollifici, hanno cominciato per tempo ad avvisare dei relativi aumenti.

Bellati, rappresentante del gruppo Agrati, si è detto pessimista per l’anno venturo, proprio a causa dei continui aumenti nella filiera che costringono ad aumentare il prezzo dei prodotti.
Tutti si sono trovati d’accordo sulla necessità di investire sull’impresa 4.0 – ancora poco conosciuta nel comparto - e sulla formazione e riqualificazione del personale.

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venerdì 24 novembre 2017