Trafilerie, è ripresa o no? Intervista con P. Spina (ITA Spa)
Sarà questo il nuovo livello dei prezzi a cui dobbiamo abituarci? Come si pongono le trafilerie nella diatriba che vede le acciaierie da un lato e chi realizza prodotti finiti dall'altro? Com'è andato questo 2021 e come affrontare i mesi a venire? Mi sono confrontata con Pietro Spina, Direttore Commerciale presso la ITA Spa dello Steelgroup, brand che riunisce diverse aziende attive nella produzione di fili, barre e trefoli in acciaio.
Come definiresti quest'anno?
Complicato, e a doppia velocità. La prima parte del 2021, fino ad agosto, è stata caratterizzata da una domanda sostenuta in tutti i settori; da settembre in poi c'è stato un assestamento. Tutto il primo semestre ha visto lievitare i prezzi in modo esponenziale, trend che si è mantenuto anche sul secondo semestre; se adesso, a fine anno, facessimo un bilancio, posso dire che il prezzo dell'acciaio ad alto carbonio è pressoché raddoppiato rispetto a luglio 2020. Questi aumenti sono stati generati, in primis, dagli incrementi delle materie prime, come minerale di ferro, rottame, carbone. Le acciaierie, che sono state in sofferenza per diversi anni, hanno usato queste motivazioni per riallineare i loro prezzi; i rincari sono stati giustificati, a mio parere, per la prima parte dell'anno; dopodiché credo sia subentrato – in alcuni casi - un aspetto speculativo.
Dunque immagino abbiate dovuto ribaltare gli incrementi che avete subito sui vostri clienti.
L'applicazione degli aumenti da parte nostra ha subito ritardi da uno a tre mesi; un disequilibrio tale può avere conseguenze importanti sulle marginalità; quest'anno quasi ogni trimestre è stato un incalzare di aumenti, per questo dico che è stato un anno complicato! A livello di quantità, siamo a un +15% rispetto all'anno precedente, cosa che è andata a compensare decrementi importanti sulle marginalità di vendita.
I prezzi di alcune materie prime sono in diminuzione.
Sì, come il minerale di ferro, tornato ai livelli del 2020; però adesso c'è il problema dei costi dell'energia, che ricade a cascata sui nostri costi di produzione nonché su quelli dei nostri fornitori e clienti. Stiamo parlando di un aumento che si aggira dagli 80 ai 180 euro la tonnellata. Chiaramente insieme all’energia ci sono gli aumenti avuti sul metano e sui combustibili fossili che si ripercuotono in maniera importate sui costi di trasporto.
Qual è lo scenario secondo te?
Non vedo una diminuzione dei prezzi all'orizzonte; anzi, considerando gli aumenti importanti avuti sull’energia e sul metano sono da attendersi ulteriori aumenti sulle materie prime per il prossimo trimestre.
I settori che sono toccati dalle produzioni di Steelgroup sono diversi: costruzioni, automotive, telecomunicazioni... Ci sono mercati più promettenti di altri al momento?
Tutti i settori sono in sviluppo, a parte uno: l'automotive. L'edilizia si sta rimettendo in moto; l'elettrificazione causata da una sempre maggiore importanza delle reti e delle telecomunicazioni sta spingendo la domanda di conduttori elettrici; anche il passaggio dall'uso di fonti fossili ad energia green va in questa direzione. Il comparto automobilistico è e rimane una grossa incognita.
L'ultima volta che ci siamo confrontati, a marzo di quest'anno, mi avevi parlato di un “fisiologico congelamento” dei vostri investimenti; si è sbloccato qualcosa?
Moltissimo! Da inizio dell'anno ad ora, in ITA siamo passati dall'occupare una superficie di 45.050 mq a 70.000 mq. Stiamo preparando il terreno per un importante ampliamento della produzione; sono già pronte delle nuove aree per lo stoccaggio dei materiali e per i lavoratori (spogliatoi, aree mensa e ricreazione ecc.). I minimi comuni denominatori di questa operazione sono: attenzione al cliente, all'aspetto qualitativo della merce, agli operatori e all'ambiente. Abbiamo di recente acquistato due nuove trafile – negli ultimi 5 anni ne abbiamo comprate 7 in totale – mirando ad ampliare la nostra gamma produttiva. Il diametro massimo dei nostri fili passa così da 14 a 18,5 mm: una richiesta che ci arrivava direttamente da alcuni nostri clienti, appartenenti al settore molle e ad altri ambiti.
Un investimento arrivato in un periodo critico!
Vero, non di contrazione della domanda, ma di guadagni non eccezionali, a causa dell'incidenza della materia prima. Ma dietro questo progetto c'è anche l'intenzione di ottimizzare i flussi interni e i costi; quindi sì, sicuramente la fase è delicata, ma questo investimento era veramente strategico; e bisogna renderne merito al coraggio della proprietà, nelle figure di Andrea e Gianni Beri.
Altre novità in casa Steelgroup?
Anche in casa MAB c'è fermento: entro il 2022 saranno attive due nuove linee, una combinata di trafila per aumentare la capacità produttiva di tondi da 13 a 25 mm e una nuova linea per la marcatura degli esagoni da 11 a 75 mm. Queste consentiranno di far fronte alle sempre maggiori richieste da parte dei clienti e, aumentando i volumi, di acquisire nuove porzioni di mercato.
Su che percentuali si attesta la vostra quota di export?
Siamo attorno al 75%. Diciamo che stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto in passato; molti clienti esteri hanno riconosciuto gli sforzi che abbiamo fatto e ci stanno premiando con nuove commesse.
L'abolizione dei dazi sull'acciaio made in EU da parte degli Stati Uniti (vedi Usa ed UE mettono in pausa la loro disputa commerciale su acciaio e alluminio) che effetti avrà, a tuo parere?
La sensazione è che aprirà le porte degli USA a produttori - e prodotti - di qualità inferiore. Prima gli americani compravano in Europa solo prodotti in acciaio di altissima qualità, laddove un dazio del 25% era assorbibile e in qualche modo giustificato. Con la caduta del sistema dei dazi entra su suolo americano un po' di tutto; ci potrà essere un'influenza sui prezzi, ma nelle dinamiche europee non credo avrà una grossa incidenza.
Ci aspettavamo un Q4 più tranquillo, e invece...
Invece no! Sono arrivati gli aumenti energetici a sommarsi ai problemi di carenza di rottame e poi l'abolizione dei dazi americani della Section 232... Questa fine dell'anno è più movimentata del previsto; da parte nostra, posso solo dire che siamo preparati ad affrontare il futuro con realismo e con passione; il nostro scopo è acquisire una posizione sempre più importante sul mercato europeo, senza tralasciare mai la qualità del nostro prodotto – questo è il nostro mantra.
- Prodotti lunghi (profilati) •
- Filo metallico •
- Filo trafilato vario •
- Barre tonde •
- Profilati a sezione esagonale •
- Profilati speciali •
- Profilati a sezione quadra •
- Barre piatte •
- Filo per trecce o trefoli CAP •
- Filo per funi •
- Filo per costruzioni •
- Filo per molle •
- Filo zincato •
- Filo per minuterie metalliche •
- Filo laminato •
- Filo per viteria e bulloneria •
- Filo per cavi •
- Filo per saldatura